Premessa.
Qualche giorno fa pubblicavo un breve scritto su questa questione e partivo dalla seguente semplificazione: se io, residente nel mio Comune, eseguo prestazioni per un altro Comune, i debiti di quest’ultimo nei miei confronti potrebbero essere compensati se, e solo se, i debiti dei due Comuni fossero ‘consolidati’ nei miei confronti. Allargando l’esempio a tutti i segmenti della PA e a tutti i prestatori d’opera, adombravo si trattasse di una questione assai difficile da risolvere.
In verità non è proprio così.
E-Governmenet.
La faccenda infatti è assai meno complessa di quanto immaginassi perché da almeno 10-15 anni anni, anche in Italia, si stanno perseguendo obiettivi di e-government, cioè obiettivi di digitalizzazione della PA, per il tramite della Ragioneria Generale dello Stato. Naturalmente ciò ha implicato non irrilevanti cambiamenti organizzativi, attivazione di nuove procedure, ecc. Fra queste innovazioni vi sono diversi progetti che riguardano il complesso delle Amministrazioni Publiche, le sole Amministrazioni Centrali e le sole Amministrazioni locali.
I progetti che riguardano le Amministrazioni Pubbliche nel loro complesso e che interessano l’argomento qui in discussione sono almeno tre:
a) SIOPE (Sistema Informativo sulle operazioni degli enti pubblici), cioè il sistema che rileva per via telematica gli incassi e i pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche e che nasce dalla collaborazione tra la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca d’Italia e l’ISTAT, in applicazione della L. . 289/2002 e della L. 196/2009;
b) ARCONET (Armonizzazione contabile degli enti territoriali), cioè il processo di riforma degli ordinamenti contabili pubblici diretto a rendere i bilanci delle amministrazioni pubbliche omogenei, confrontabili e aggregabili;
c) Piattaforma crediti commerciali cioè l’infrastruttura telematica <<che consente ai Creditori della PA di chiedere la certificazione dei crediti relativi a somme dovute per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali e di tracciare le eventuali successive operazioni di anticipazione, compensazione, cessione e pagamento, a valere sui crediti certificati>>.
Effetti dell’e-government sui debiti della PA.
Su questo punto rinvio all’esauriente documento del MEF pubblicato in data 8 maggio 2019, cioè solo pochi giorni dopo la mozione parlamentare approvata all’unanimità che conteneva un inciso di 10 parole, riferito ai miniBot. Dal documento del MEF si evince che i tempi di pagamento dei debiti della PA non solo si sono di molto ridotti nel corso degli ultimi anni, ma che si andranno riducendo ancora date le scadenze previste dai diversi decreti ministeriali attuativi .
Conclusione.
Alla luce delle evidenze appena riassunte, mi pare che risulti incontrovertibile la complessità del processo di digitalizzazione della PA e che altrettanto incontrovertibili siano i positivi risultati fin qui raggiunti dopo un’attività svolta lungo almeno una decina d’anni.
Vien da chiedersi se valesse la pena, un anno fa, di inserire nel Contratta di Governo la `questione miniBot’ e se valesse la pena di richiamare la medesima questione un mese fa in Parlamento.
Mi pare si sia trattato di una forzatura volta ad accentuare la conflittualità con l’UE, soprattutto sovrapponendo la questione `compensazione dei debiti della PA’ con la proposta esplicita di produrre una moneta parallela.