L’idea di assumere provvedimenti drastici quando i mercati non seguono le nostre aspettative mi sembra abbastanza normale: è un’idea che contiene al fondo l’arrière pensée di governare i mercati sostituendosi alla mano invisibile: la mano cioè che, secondo la semplificazione di A. Smith, regolerebbe ciecamente l’economia e, quindi, sarebbe il motore della ricchezza delle nazioni.
Forse il moralista scozzese ha trascurato di considerare che vi sono molte mani che agiscono in contemporanea per realizzare il sogno della ricchezza delle nazioni: mani amiche e nemiche, visibili e invisibili, sporche e pulite, ecc. Già se combinassimo fra loro queste sei caratteristiche faremmo fatica ad isolare la relazione causale fra ciascuna delle combinazioni e gli eventi che ne risultano e che ci circondano; figuriamoci se aggiungessimo un’altra coppia di aggettivi.
Dopo oltre un paio di secoli di pensamenti, la società occidentale ha messo a punto un paio di luoghi (oggi in prevalenza virtuali): la Borsa Valori e la Borsa Merci, ove si negoziano contratti inerenti i finanziamenti e le merci, secondo regole standardizzate (orari, calendari, forme tecnico-giuridiche, tipologia di strumenti, di merci, ecc.). Cioè si è deciso di ordinare gli scambi, o alcuni scambi, in un determinato modo. Ma non si sono ordinati tutti gli scambi: ad es. fino a poco tempo fa, gli scambi di azioni delle banche popolari venivano regolati dalla stessa banca emittente che metteva in contatto compratori e venditori e fissava pure il prezzo.
In definitiva, dunque, in Borsa si fissano i prezzi delle sole società quotate: un’altra caratteristica della Borsa Valori Italian è quella di essere una società regolamentata dall’Ordinamento italiano, si parla in tal caso di mercato regolamentato, e di essere oggi di proprietà della Borsa Valori di Londra.
Quando invece un mercato fa capo ad un intermediario a sua volta regolamentato (ad es. una Banca, un Gruppo) si parla di mercato organizzato.
Infine, quando si è in presenza di un mercato che non è regolamentato, né organizzato, si parla di mercato over the counter (o.t.c.).
Come si può ben capire, se vi è interesse a comprare e a vendere qualcosa si crea un mercato: libero (quello che si trova ad es. in calce alla schermata di FB o quello rionale); fra amici e conoscenti (captive), o.t.c., organizzato, regolamentato.
L’unica cosa certa è che chiudere la Borsa Valori, o la Borsa Merci, non significa abolire il mercato ma trasferire gli scambi nella `giungla’ del o.t.c., con grave pregiudizio dei risparmiatori, cioè degli ivestitori.